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Abbazia di San Galgano Monticiano

CHIESE E MONASTERI

Abbazia di San Galgano

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Abbazia di San Galgano


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Il nucleo originario del complesso monastico Cistercense di San Galgano è costituito dal piccolo eremo di Montesiepi, sorto fra il 1182 e il 1185. La particolarità maggiore è la cosiddetta 'Rotonda di San Galgano' con pianta quasi unica per le costruzioni del tempo.

 

Essa racchiude, oltre alla tomba del santo, la roccia con la spada. Oggetto di discutibili aggiunte e manomissioni architettoniche nei secoli posteriori al 1300, un perfetto restauro del 1924 ha riportato la Rotonda al suo aspetto originario. La cappella è costruita usando file di pietra bianca alternata a strisce in mattoni e anche nella cupola continua l'alternanza bicroma che qui crea un'immagine con una sensazione d'infinito.

 

Con il crescere dell'interesse nel culto di San Galgano molti ricchi privati vollero contribuire all'abbellimento della rotonda, nel 1340 fu iniziata la costruzione di una cappella sul lato nord affrescata dal grande Ambrogio Lorenzetti, dipinti ancora oggi in parte visibili grazie ad un'attenta opera di restauro che ne ha arrestato il degrado. I monaci cistercensi stanziati a Montesiepi, decisero di iniziare nel 1218 nella pianura sottostante la costruzione dell'abbazia, incoraggiati dal Vescovo di Volterra. Ben presto i monaci di San Galgano divennero un punto di riferimento per tutto il territorio e per la Repubblica Senese, accumulando sufficienti beni per completare la costruzione dell'imponente Abbazia.

 

Questa ha il classico aspetto goticheggiante degli altri complessi cistercensi, con pianta a croce latina a tre navate, ricca di capitelli intarsiati, chiostro, sala capitolare, campanile. Lo splendore e la ricchezza di San Galgano e gli ottimi rapporti con Siena attirarono su di essa le incursioni degli eserciti Fiorentini che portarono ad un rapido decadimento dell'abbazia già dalla metà del XVsecolo. Il 6 gennaio 1786 il campanile, alto 36 metri, crollò travolgendo buona parte del tetto. Nel 1789 la grande chiesa fu del tutto abbandonata divenendo così un'enorme cava di pietre e colonne per i paesi della zona. Per fortuna dall'inizio di questo secolo molti lavori di ripristino e mantenimento sono stati intrapresi.

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